Angelica Cinese
L’angelica cinese detta anche Angelica sinensis Dong quai, o tang-kuei è un’erba perenne, odorosa, alta 0,5-1,0 m appartenente alla famiglia delle Umbrellifere i cui principi attivi sono estratti dalle radici essiccate.
È uno dei rimedi più utilizzati dalla medicina popolare cinese per curare problemi di natura ginecologica ancora oggi è utilizzata per il trattamento dei disturbi mestruali come la mestruazione irregolare, l’amenorrea e la dismenorrea ed i disturbi della menopausa.
Dal punto di vista farmacologico, tali effetti sarebbero associati alla presenza di fitoestrogeni, sostanze che mimano l’azione degli ormoni femminili, ma che agiscono in maniera decisamente più blanda.
Un’altra proprietà importante dell’angelica cinese è l’attività antitrombotica associata all’inibizione dell’aggregazione piastrinica, alla riduzione della concentrazione plasmatica del fibrinogeno, ai cambiamenti nella carica superficiale delle cellule e alla diminuzione della viscosità del sangue. Tutti questi effetti consentono di preservare la salute del sistema cardiocircolatorio.
Altri studi associano l’utilizzo dell’angelica cinese nella prevenzione delle allergie, come antinfiammatorio, e nel trattamento di disturbi dermatologici in particolare della psoriasi.
Viene generalmente ritenuto che la somministrazione orale delle radici di angelica cinese siano abbastanza sicuri; tuttavia, può verificarsi cefalea negli individui sensibili.
Tra gli effetti collaterali più frequenti risulta la fotosensibilizzazione: è bene evitare di esporsi al sole durante l’assunzione di questa sostanza.
È controindicata ai soggetti che assumono farmaci anticoagulanti, farmaci antipertensivi, estrogeni e contraccettivi orali se non sotto consiglio del medico. Particolare cautela deve inoltre essere prestata nell’assunzione di questa sostanza nel caso in cui si soffra di patologie sensibili agli ormoni (come alcune forme di tumori, endometriosi, fibromi uterini) che potrebbero venire aggravate dall’esposizione agli estrogeni.
L’angelica cinese non deve essere somministrata ai bambini o ai pazienti che soffrono di diarrea, malattie emorragiche o ipermenorrea e non deve essere impiegata durante la gravidanza e l’allattamento.